Il trattamento delle lesioni di difficile guarigione

Chi conosce il mondo delle piaghe da decubito sa bene quanto sia ostico il trattamento delle lesioni di difficile guarigione e soprattutto quanto sia diffuso.

E’ ben noto che esistono fattori che portano ad uno stato di stasi delle lesioni da pressione che ne impediscono la guarigione. Uno di questi fattori è la formazione del biofilm.

Il biofilm è formato da una comunità complessa di batteri e funghi di specie diverse che provoca un’infezione cronica della lesione. Il biofilm può formarsi in poche ore e per questo bisogna intervenire tempestivamente per arginarne gli effetti.

La normale prassi nella gestione delle piaghe da decubito prevede, in caso di presenza di biofilm batterico, un regolare sbrigliamento della lesione e cioè la rimozione del tessuto infetto.

Lo sbrigliamento dei tessuti può avvenire mediante bisturi o con approcci meno invasivi ma non meno efficaci. Possono essere utilizzate infatti medicazioni in idrogel che ammorbidiscono il tessuto necrotico permettendone l’eliminazione.

A seguito della rimozione bisogna però utilizzare detergenti e medicazioni antimicrobiche che impediscano al biofilm di riformarsi sulla lesione.

Cos’è il Wound Hygiene?

Data la grande quantità di lesioni di difficile guarigione che si trovano ad affrontare gli esperti di wound care, si è ipotizzato che le lesioni di difficile guarigione contengano biofilm. Il Wound Hygiene è quindi un nuovo approccio al trattamento delle lesioni da pressione.

Il principio fondamentale del Wound Hygiene prevede quindi la rimozione o la drastica riduzione di biofilm e tessuto devitalizzato dal letto della lesione. Questa azione permetterà di stabilire le condizioni ideali per la guarigione della lesione.

L’efficacia di questa pratica del Wound Hygiene risiede nella ripetizione del trattamento ad ogni cambio medicazione.

Il trattamento prevede:

trattamento delle lesioni

Ovviamente è di fondamentale importanza utilizzare un prodotto appropriato per la detersione delle lesioni che permetta di pulire a fondo la cute e impedire la proliferazione dei batteri.

Ai fini del Wound Hygiene, occorre prestare attenzione alla detersione non solo del letto della lesione, ma anche della cute a circa 10-20 cm dai bordi/margini della lesione in per assicurarsi una vasta area libera da batteri.


Bibliografia:

Murphy C, Atkin L, Swanson T, Tachi M, Tan YK, Vega de Ceniga M, Weir D, Wolcott R. International consensus document. Defying hard-to-heal wounds with an early antibiofilm intervention strategy: wound hygiene. J Wound Care 2020; 29(Suppl 3b):S1–28.

Share This