Le calze antitrombo, conosciute anche come calze a compressione graduata o calze elastiche medicali, sono dispositivi medici progettati per prevenire la trombosi venosa profonda (TVP), una condizione che può manifestarsi soprattutto in situazioni di prolungata immobilità, ad esempio dopo un intervento chirurgico.
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Realizzate in tessuto elastico, si adattano perfettamente alla forma della gamba, esercitando una pressione decrescente dalla caviglia verso la coscia. Questo tipo di compressione stimola il flusso venoso e riduce il rischio di ristagno di sangue e formazione di coaguli. In pratica, favoriscono il ritorno venoso e aiutano a evitare complicanze potenzialmente gravi, come embolie polmonari.
Come funzionano le calze antitrombo?
Le calze antitrombo agiscono secondo un principio molto semplice ma efficace: la pressione esercitata è più forte alla caviglia e diminuisce gradualmente verso l’alto. Questo sistema di compressione graduata consente di:
- Migliorare il flusso di sangue verso il cuore
- Ridurre il diametro delle vene, aumentando la velocità di scorrimento del sangue
- Limitare la formazione di trombi, specialmente nei pazienti allettati
- Favorire il buon funzionamento delle valvole venose
Sono particolarmente utili quando il paziente è costretto a letto, perché la pompa muscolare del polpaccio – che normalmente aiuta il ritorno del sangue venoso – è inattiva.
Le principali tipologie di calze elastiche
Non tutte le calze elastiche sono uguali. In base al grado di compressione, possiamo distinguerle in tre categorie principali:
- Calze preventive: Utilizzate in assenza di patologie ma in presenza di fattori di rischio per la trombosi. Si trovano in commercio in denari (DEN), da 40 a 140.
- Calze terapeutiche: Indicate per il trattamento di disturbi venosi già presenti. Sono suddivise in 4 classi, identificate con la lettera K, con un livello crescente di compressione.
- Calze antitrombo: Pensate specificamente per la prevenzione della trombosi venosa profonda in pazienti immobilizzati o sottoposti a interventi chirurgici. Esercitano una compressione di circa 18 mmHg.
Inoltre, si differenziano per lunghezza: si può scegliere tra gambaletti, autoreggenti o modelli a coscia intera, a seconda delle indicazioni mediche.
Quando si usano le calze antitrombo?
Le calze antitrombo vengono solitamente prescritte in caso di:
- Interventi chirurgici, in particolare ortopedici (es. protesi d’anca)
- Immobilizzazione prolungata (es. pazienti allettati o con mobilità ridotta)
- Viaggi lunghi, dove restare seduti per molte ore può rallentare il flusso venoso
In queste situazioni, le calze vanno indossate subito dopo l’intervento e mantenute anche durante il riposo notturno, fino a quando il paziente non riprende a camminare in modo autonomo. A quel punto, se necessario, il medico può indicare il passaggio a calze terapeutiche. I prodotti per elastocompressione sono ausili indispensabili inoltre per chi soffre di problemi circolatori o di stasi venosa o linfatica, non solo per lo svolgimento delle normali attività quotidiane ma anche per attenuare il dolore e impedire il peggioramento della situazione che spesso porta all’insorgenza delle ulcere venose
Per quanto tempo si indossano?
Le calze antitrombo vanno indossate per tutta la durata dell’immobilizzazione. Non ci sono limiti di tempo fissi: sarà il medico a decidere, in base al tipo di intervento, alla condizione clinica del paziente e al suo livello di mobilità. Una volta che la persona riprende a camminare, la pompa muscolare del polpaccio torna a funzionare naturalmente e le calze possono essere rimosse.
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Calze antitrombo: efficacia e prevenzione
La prevenzione della trombosi è un aspetto fondamentale nel percorso post-operatorio. Oltre all’uso delle calze antitrombo, i medici possono prescrivere:
- Esercizio fisico leggero e mobilizzazione precoce
- Eparina a basso peso molecolare, tramite iniezioni sottocutanee
- Una dieta equilibrata e uno stile di vita sano
- Smettere di fumare
- Mantenere un peso corporeo corretto
Quando tutti questi elementi vengono messi in atto con regolarità e serietà, è possibile ridurre il rischio di trombosi fino al 90%, come dimostrato da studi effettuati soprattutto in ambito ortopedico.
Le calze antitrombo Medi: comfort, sicurezza e innovazione
Il marchio Medi è tra i più apprezzati per la produzione di calze antitrombo di alta qualità. Le calze mediven thrombexin offrono numerosi vantaggi:
- Disponibilità in 9 taglie diverse, per adattarsi perfettamente a qualsiasi corporatura
- Assenza di lattice, per evitare allergie o reazioni cutanee
- Punta antibatterica, realizzata con un filato speciale che riduce la proliferazione di batteri come Staphylococcus aureus, E. coli e funghi come Candida albicans
Questa punta antimicrobica non è ottenuta tramite trattamenti superficiali, ma grazie a un processo integrato nella produzione, che garantisce efficacia antibatterica anche dopo numerosi lavaggi ad alta temperatura.
FAQ – Domande frequenti
Le calze antitrombo vanno indossate anche di notte?
Sì, soprattutto nei pazienti allettati. È fondamentale mantenerle anche durante il riposo per garantire una protezione continua.
Le calze Medi contengono lattice?
No, le calze antitrombo Medi sono totalmente prive di lattice. Usano un anello in silicone brevettato, sicuro e ben tollerato.
Quando è il momento di passare alle calze terapeutiche?
Quando il paziente torna a camminare con regolarità, le calze antitrombo perdono efficacia. Il medico può allora consigliare calze compressive di tipo terapeutico.