L’attività di prevenzione piaghe da decubito rappresenta un pilastro fondamentale nell’assistenza a lungo termine dei pazienti allettati, anziani o con mobilità ridotta. Le ulcere da pressione non sono solo un problema cutaneo, ma una condizione complessa che può influire negativamente sulla qualità della vita del paziente, prolungare la degenza e aumentare il rischio di infezioni sistemiche.
Attraverso l’adozione di pratiche quotidiane mirate e una gestione attenta dell’igiene, della postura e dell’alimentazione, è possibile ridurre drasticamente il rischio di insorgenza di queste lesioni.
In questo articolo, troverai 10 consigli pratici basati sull’evidenza clinica e sulle buone prassi assistenziali, per una efficacie prevenzione di piaghe da decubito.
Naviga nell’articolo
L’importanza della prevenzione piaghe da decubito: igiene, valutazione e postura
Una buona prevenzione inizia dalla quotidianità: monitoraggio della cute, attenzione all’igiene della pelle e mobilizzazione frequente sono strategie fondamentali. L’obiettivo non è solo evitare la formazione delle ulcere, ma anche proteggere l’integrità cutanea e il benessere generale del paziente.
Igiene della pelle: la prima barriera di protezione
Mantenere la pelle pulita, asciutta e ben idratata è cruciale. L’umidità eccessiva, dovuta a sudorazione, incontinenza o prodotti non idonei, è uno dei principali fattori di rischio.
- Utilizzare detergenti delicati, a pH fisiologico, privi di alcol.
- Evitare sfregamenti aggressivi durante la detersione.
- Applicare creme barriera a base di ossido di zinco o polimeri protettivi, soprattutto in presenza di incontinenza.
- Asciugare la pelle tamponando, mai strofinando.
- Idratare quotidianamente la cute con emulsioni leggere che non ostruiscano i pori.
Cambi posturali e supervisione delle zone a rischio
La mobilizzazione regolare del paziente è tra i metodi più efficaci per evitare la compressione prolungata che può portare alla formazione di ulcere.
- Ruotare il paziente almeno ogni 2 ore, alternando posizione supina, laterale destra e sinistra.
- Utilizzare cuscini e materassi antidecubito per ridistribuire la pressione.
- Monitorare quotidianamente le zone a rischio: sacrale, talloni, trocanteri, gomiti e occipite.
- Annotare eventuali arrossamenti o segni precoci di danno cutaneo.
Nutrizione e dispositivi: supporti essenziali nella prevenzione
Un approccio preventivo completo include anche aspetti nutrizionali e l’impiego di ausili specifici. La pelle ha bisogno di nutrienti per rigenerarsi, mentre gli ausili aiutano a minimizzare la pressione e il rischio meccanico.
Nutrizione: alleata silenziosa della rigenerazione tissutale
Una corretta alimentazione contribuisce in modo decisivo alla salute cutanea e alla efficacie prevenzione piaghe da decubito. I pazienti malnutriti sono più esposti a lesioni cutanee e guarigioni lente.
- Garantire un apporto sufficiente di proteine, vitamina C, zinco e liquidi.
- Valutare con un dietista il fabbisogno calorico individuale.
- Considerare l’integrazione con supplementi nutrizionali orali per pazienti inappetenti.
Dispositivi antidecubito: quali scegliere e come usarli
L’uso di ausili adeguati consente di ridurre la pressione esercitata sulle aree del corpo più soggette a compressione, limitando così il rischio di comparsa delle ulcere. La scelta dei dispositivi deve basarsi sul grado di rischio del paziente, sulla sua mobilità residua e sul contesto assistenziale.
- Materassi antidecubito a pressione alternata: indicati per pazienti ad alto rischio, questi dispositivi permettono una variazione ciclica dei punti di contatto con il corpo, favorendo la circolazione e riducendo la pressione costante su un’unica area. Sono ideali per soggetti allettati a lungo termine e possono essere regolati in base al peso del paziente.
- Cuscini in gel o schiuma viscoelastica: utili per chi passa molte ore seduto, ad esempio su una carrozzina. Questi cuscini distribuiscono il peso in modo uniforme, riducono il rischio di frizione e offrono comfort, aiutando a prevenire lesioni soprattutto nella zona ischiatica e sacrale.
- Talloniere protettive imbottite o sospensive: servono a sollevare o ammortizzare il peso sui talloni, una delle zone più colpite dalle lesioni da pressione. Sono realizzate in materiali traspiranti e anatomici, spesso lavabili, e vanno indossate correttamente per essere efficaci.
- Teli e lenzuola posizionati correttamente: l’uso di lenzuola tirate, senza pieghe, è fondamentale per prevenire sfregamenti cutanei che possono causare microlesioni. È buona pratica anche utilizzare teli antiscivolo o sistemi di movimentazione per agevolare i cambi posturali senza traumi.
Elenco riassuntivo: 10 consigli pratici per prevenire le piaghe da decubito

- Detergere la pelle con prodotti delicati e pH fisiologico.
- Asciugare accuratamente la cute, evitando sfregamenti.
- Applicare regolarmente creme barriera e idratanti.
- Ruotare il paziente almeno ogni 2 ore.
- Utilizzare ausili come materassi e cuscini antidecubito.
- Ispezionare ogni giorno le zone più a rischio.
- Mantenere una corretta alimentazione ricca di nutrienti.
- Idratare il paziente con un adeguato apporto di liquidi.
- Evitare l’uso di indumenti troppo stretti o sintetici.
- Formare il caregiver su pratiche di prevenzione piaghe da decubito corrette.
FAQ – Domane Frequenti
Quali sono i migliori consigli per la prevenzione piaghe da decubito?
I migliori consigli includono: igiene quotidiana della pelle, cambi posturali frequenti, uso di dispositivi antidecubito e corretta alimentazione.
Come prevenire le ulcere da pressione in un paziente allettato?
Attraverso mobilizzazione regolare, igiene accurata, ispezione quotidiana della cute e uso di materassi e cuscini specifici.
L’igiene della pelle è davvero utile nella prevenzione delle piaghe?
Sì, una corretta igiene riduce il rischio di infezioni e mantiene la barriera cutanea intatta, prevenendo le lesioni da decubito.
Cosa fare se compaiono i primi segni di un’ulcera da pressione?
In caso di arrossamenti persistenti o irritazioni localizzate, è fondamentale intervenire tempestivamente con prodotti protettivi e segnalare al personale sanitario.