Ripartire in sicurezza, oggi è questa la frase che sentiamo più spesso e che sta influenzando la nostra vita quotidiana. La Certificazione verde COVID-19, meglio conosciuta come Green Pass, permette di accedere a eventi, strutture e altri luoghi pubblici in Italia e rende più facili gli spostamenti in Europa.
Ma cos’è il Green Pass? È una Certificazione in formato digitale (stampabile in caso di necessità), che viene emessa dalla piattaforma nazionale del Ministero della Salute e che contiene un QR Code che serve per verificarne autenticità e validità.
In Italia è necessaria per accedere ai seguenti servizi e attività:
- servizi di ristorazione svolti da qualsiasi esercizio per il consumo al tavolo, al chiuso;
- spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportivi;
- musei, altri istituti e luoghi della cultura e mostre;
- piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, centri benessere, anche all’interno di strutture ricettive, limitatamente alle attività al chiuso;
- sagre e fiere, convegni e congressi;
- centri termali, parchi tematici e di divertimento;
- centri culturali, centri sociali e ricreativi, limitatamente alle attività al chiuso e con esclusione dei centri educativi per l’infanzia, compresi i centri estivi, e le relative attività di ristorazione;
- attività di sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò;
- concorsi pubblici.
Il Green Pass viene rilasciato in una delle seguenti condizioni:
- aver fatto la vaccinazione anti COVID-19 (in Italia viene emessa sia alla prima dose sia al completamento del ciclo vaccinale)
- essere guariti dal COVID-19 negli ultimi sei mesi
- essere negativi al test molecolare o test antigenico rapido nelle ultime 48 ore
Attualmente, i test validi per ottenere il Green Pass sono il test molecolare, che rileva la presenza di materiale genetico (RNA) del virus mediante tampone naso-faringeo), e il test antigenico rapido che viene effettuato tramite tamponi nasali, orofaringei o nasofaringei o salivari che permette di evidenziare rapidamente la presenza di componenti virali. Deve essere effettuato da operatori sanitari o da personale addestrato che ne certifica il tipo, la data in cui è stato effettuato e il risultato e trasmette i dati per il tramite del Sistema Tessera Sanitaria alla Piattaforma nazionale-DGC per l’emissione della certificazione.
Il test diagnostico rapido è sicuramente la strada più semplice ed economica per ottenere il Green Pass che ormai è assolutamente necessario per poter svolgere la maggior parte delle attività della nostra vita quotidiana.